Paolo Manzini

partigiano, architetto e scultore

San Pietro al Nat. 30.6.1927 – Cividale  27.3.2013

 

Paolo Manzini ha studiato a San pietro al Natisone. A Venezia ha frequentato l’Accademia di belle arti e la facoltà di architettura. Dopo gli studi ha collaborato con l’arch. Simonitti e con l’arch. D’Olivo. Successivamente, con altri colleghi, ha aperto un atelier (INGARCH) a Cividale.

Per lungo tempo ha insegnato nelle scuole e per un periodo si è dedicato all’archittetura. 

Paolo Manzii (Pinko) si è aggregato già da giovane alla formazione Osoppo il cui capitano era Specogna. Ha partecipato ad alcuni sabotaggi nei pressi di Azzida dopodichè si è allontanato dalla brigata che stava diventando una struttura paramilitare di destra. All’inizio degli anni ’50 si è iscritto al partito comunista, è stato socio dell ANPI regionale e per più anni anche presidente della sezione di San Pietro al Natisone. 

Non era socio delle associazioni slovene che lottavano per i loro diritti ma era sempre pronto a sostenerne la causa. Era però attivo in alcune associazioni culturali. 

All’inizio degli anni 80 ha contribuito alla nascita dell’Associazione artisti della Benecia, di cui è stato per molti anni presidente, e poi alla nascita della Beneška Galerija. E’ stato tra i promotori  della cooperativa Lipa che promuoveva l’attività editoriale locale. 

E’ stato egli stesso un artista, creava sculture utilizzando legno, ferro e argilla che ha esposto  in diverse mostre personali e collettive in Friuli e in Slovenia. Ha creato diverse sculture in ferro e in cemento a ricordo della Resistenza. E’ stato uno dei fondatori del coro maschile Matajur di Clenia.