Emil Cencig

parroco, pubblicista, operatore culturale e sociale

Montefosca, 25.12.1925 – S. Vito al Tagliamento, 9.12.2012

 

Studia nel seminario di Udine (1937- 49) e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1949. Svolge l’attività pastorale nelle parrocchie di Masarolis, Prepotto, Canebola, Comeglians in Carnia, Erbezzo e per ultima, dal 1957 a Tribil Superiore (Stregna) dove rimane per quasi cinquant’anni. Nel 1973 gli viene affidata anche la parrocchia di Oblizza e nel 1989 anche quella di San Volfango. lascia infine la Benecia nel 2006 per problemi di salute.

All’Università Lateranense di Roma ottiene la licenza di teologia e si laurea poi a Padova alla facoltà di Legge.

Nel 1966, con i confratelli Valentino Birtig e Mario Laurencig, avvia il bollettino interparrocchiale Dom del quale inizialmente, si prende tutto l’impegno. Tramite le pagine del Dom porta il suo contributo per la difesa delle tradizioni popolari e religiose, ma anche dei diritti degli sloveni della Benecia. Si occupa anche del progresso economico della Benecia, in quanto si rende conto che l’arretratezza economica spinge all’emigrazione, all’isolamento e piano piano all’assimilazione. Collabora con il Trinkov Koledar sia nel periodo iniziale che successivamente, quando dal 1991 la sua pubblicazione prosegue a cura del Circolo di cultura Ivan Trinko.

Collabora a numerose manifestazioni culturali e politiche (Dan emigranta, Kamenica…), dove è più interviene a difesa dei diritti degli sloveni della provincia di Udine.

Si distingue come parroco per aver preso più di altri una posizione radicale in campo politico-culturale anche negli incontri ufficiali con le autorità istituzionali ad alti livelli.